Laura Boldrini

Laura Boldrini ha cominciato nel 1989 la carriera nelle agenzie dell'Onu.

Ha lavorato alla Fao, al Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp) ed è stata portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).

Ha svolto molte missioni in luoghi di crisi, fra cui ex Iugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Mozambico, Angola e Ruanda, attività per le quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2013 entra alla Camera dei deputati, di cui viene eletta presidente il 16 marzo dello stesso anno.

Ha caratterizzato il proprio mandato con azioni innovative su vari fronti: questioni sociali e di genere, disuguaglianze e periferie, risparmi e trasparenza.

Ha istituito, per la prima volta in sede parlamentare, una commissione su internet e digitale, così come una commissione per il contrasto dei fenomeni di odio intitolata alla deputata britannica Jo Cox, brutalmente uccisa da un estremista neonazista favorevole alla Brexit.

Ha inoltre dedicato un forte impegno al rilancio del progetto europeo, promuovendo nel 2015 la Dichiarazione Più integrazione europea: la strada da percorrere, sottoscritta da quindici presidenti di Camere. Ha pubblicato i libri Tutti indietro (Rizzoli 2010), Solo le montagne non si incontrano mai (Rizzoli 2013), Lo sguardo lontano (Einaudi 2015) e La comunità possibile (Marsilio 2017).

L'American University di Roma nel 2017 le ha conferito la Laurea honoris causa in riconoscimento del contributo istituzionale, sociale e civile che contraddistingue la sua carriera; per il costante impegno a sostegno dei diritti fondamentali, della dignità umana e delle pari opportunità, contro ogni tipo di discriminazione e violenza; per l'attenzione rivolta alle donne e al loro apporto sociale; per la capacità e onestà politica, e il coraggio di combattere gli stereotipi culturali.