13/06/2017
Montecitorio, Sala della Lupa

Saluto introduttivo alla Cerimonia di proclamazione del vincitore della 4ª edizione del 'Premio Strega Giovani'

Buon pomeriggio a tutte e a tutti.

Saluto il Professor Giovanni Solimine, Presidente della Fondazione Bellonci, Giuseppe D'Avino, Presidente di Strega Alberti Benevento, Ermanno Ruozzi, Direttore per la Campania della B-Per Banca, la scrittrice Rossana Campo, vincitrice della terza edizione del Premio Strega Giovani, la giornalista e scrittrice Loredana Lipperini, che anche quest'anno coordinerà l'incontro.

Saluto e ringrazio il musicista Francesco Motta che proporrà alcuni suoi brani nel corso dell'iniziativa, e tutti voi che avete deciso di essere in questa bella Sala della Lupa.

Siamo giunti alla quarta edizione del Premio Strega Giovani, una della innovazioni più significative di questa legislatura che mi auguro prosegua anche nella prossima, anzi nelle prossime, perché la ritengo un'iniziativa importante. La politica ha bisogno della cultura. Senza cultura non si capisce il mondo in cui si vive e non si riescono a fare provvedimenti adeguati, a vantaggio delle persone.

Non posso iniziare questo discorso di saluto senza ricordare il Professor Tullio De Mauro, scomparso pochi mesi fa e che ancora l'anno scorso era presente a questa cerimonia nella sua qualità di Presidente della Fondazione Bellonci. Saluto con affetto Silvana Ferreri, sua moglie, che mi fa tanto piacere rivedere.

De Mauro è stato uno studioso di grande prestigio ma anche un uomo che ha sempre partecipato in maniera attiva alla vita politico-istituzionale, fino ad essere Ministro della Pubblica Istruzione nel secondo Governo Amato, tra il 2000 e il 2001.

L'ultimo servizio che Tullio De Mauro ha reso alle istituzioni è stato proprio qui alla Camera, dove ha voluto accettare il mio invito ad essere membro della Commissione sull'intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio (oggi purtroppo diffusi così tanto nel nostro modo di parlare e di relazionarci), che ho voluto istituire e dedicare a Jo Cox, la giovane deputata britannica - laburista e fervente europeista - caduta vittima dell'odio durante la campagna elettorale sulla Brexit. Un omicidio politico dettato dall'odio politico. Quella Commissione sta lavorando e produrrà un allegato che è stato preparato dal professor De Mauro.

Questo premio è rivolto ai giovani ed è un'occasione importante per diffondere e far conoscere alle nuove generazioni la narrativa italiana contemporanea. Alcuni di voi autori sono italiani e vivono all'estero, ed io penso che non sia affatto un brutto segno per il nostro Paese: gli scrittori possono produrre ovunque, questa loro prerogativa è una loro grande libertà.

Vorrei ricordarvi una frase molto bella di Umberto Eco, che mi sembra calzi molto bene:

"Chi non legge - scrive Eco - a 70 anni avrà vissuto una sola vita : la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni : c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito. Perché la lettura è un'immortalità all'indietro".

Bellissime parole. Difficile trovarne di migliori per descrivere l'importanza della lettura, dei libri e più in generale della cultura.

La cultura ha un grande valore per il passato, per il presente e sempre di più per il futuro delle nuove generazioni.

Per il passato. Il nostro è un Paese famoso nel mondo per la sua ricchissima tradizione culturale. Gli italiani hanno un posto d'onore nel panorama mondiale della letteratura, della pittura, della scultura, della musica, del patrimonio archeologico. L'Italia ha un posto d'onore, nella cultura. E tutto questo noi dobbiamo valorizzarlo sempre di più.

E' la nostra maggiore peculiarità. La nostra carta d'identità: se noi abbiamo tanti turisti - e potremmo averne molti di più - è perché abbiamo questa cultura.

E ci serve anche per il presente. Noi potremo essere competitivi se sapremo tutelare quello che ci rende unici e inconfondibili.

Perché la cultura ci aiuta a orientarci, laddove abbiamo le incredibili sollecitazioni dell'era digitale. Ci aiuta a non perderci, ci dà le coordinate.

E la cultura ha un grande valore per il futuro delle nuove generazioni. Perché nell'epoca che stiamo vivendo, quella della quarta rivoluzione industriale, della robotica, dell'intelligenza artificiale, scompariranno vecchie professioni, e i lavori nuovi che compariranno all'orizzonte saranno basati sulla conoscenza.

La conoscenza sarà il petrolio delle società future.

La conoscenza sarà la cassetta degli attrezzi necessaria ad impedire che questa modernizzazione si trasformi in ulteriore precarietà.

La cultura ci dà la possibilità di essere più liberi. Per questo anche oggi i dittatori e i regimi autoritari si scagliano contro gli scrittori, i giornalisti, gli artisti e ogni forma di libera espressione del pensiero. Il sapere è una minaccia al loro potere, che è esercizio di crudeltà e vuole rendere tutti peggiori.

E la cultura ci dà più forza nella società. In questi quattro anni di Presidenza, girando nei luoghi più difficili del Paese, nelle nostre periferie, ho incontrato tanti giovani che avevano idee, conoscenze, e il coraggio di fare imprese innovative. Nei luoghi che tanti di noi considerano infrequentabili, ho incontrato giovani che grazie alla loro conoscenza hanno, con successo messo in atto e concretizzato delle idee e ne hanno fatto imprese innovative. Grazie alla cultura e all'innovazione, anziché cercare lavoro lo hanno creato. Non hanno aspettato che qualcuno arrivasse, ma hanno fatto in modo di dare ad altri delle opportunità.

Sulla cultura, quindi, sulla ricerca, sulla formazione dei giovani le istituzioni devono investire di più. Molto di più. Io sono sicura che l'Italia, che ancora stenta a rimettersi in piedi, riuscirà a farlo solo quando riuscirà a invertire la tendenza degli ultimi anni, che è stata quella di tagliare anche sulla cultura, sulla scuola, sull'università. Invertendo la tendenza noi potremo finalmente uscire da una crisi che sembra non finire mai, rilanciarci con più fiducia e con più disponibilità verso il futuro. Mi auguro che da questo punto di vista ci sia un ravvedimento.

Vi ringrazio.