21/06/2017
Montecitorio, Sala della Regina

Saluto introduttivo alla Cerimonia per la Giornata della Musica

Buon pomeriggio a tutte e a tutti.

Sono molto felice che anche quest'anno ci ritroviamo qui alla Camera dei Deputati. E' grande il riconoscimento che merita l'on. Vignali per questa iniziativa, che è stato lui a voler promuovere. Gliene sono profondamente grata perché la Camera dei Deputati doveva festeggiare la musica, doveva farlo, anche perché in questa legislatura la musica è entrata qui dentro a pieno titolo. Lo facciamo nelle domeniche di 'Montecitorio a porte aperte' - lei non è mai venuto, magari è bene che si faccia vedere ogni tanto - in cui noi apriamo il palazzo e tutti quelli che vogliono entrare possono farlo. Si visita il palazzo e poi c'è un evento culturale, spesso facciamo musica di diverso genere: musica antica, musica classica, musica jazz, musica contemporanea, e infatti l'ultima volta abbiamo fatto musica jazz perché due giorni fa abbiamo inaugurato il bellissimo complesso di Vicolo Valdina, che è qui dietro e che vi consiglio di andare a vedere. Lo abbiamo fatto con una band molto simpatica, la "Scoop Jazz Band", che è composta da giornalisti e da musicisti professionisti. Iniziative come queste mettono al centro la musica.

Ma quest'anno mi pare che la Festa della Musica sia celebrata in modo molto estensivo nel nostro Paese: ho visto che sul sito del Ministero ci sono centinaia di città coinvolte, decine di migliaia di artisti che partecipano, centinaia di iniziative. Anche nelle Marche mi hanno detto che allo Sferisterio hanno fatto tante iniziative sulla musica.

Credo che le istituzioni debbano saperla promuovere, la musica. Lo so che c'è molto da fare, lo so che la lista delle lamentele è lunga. Ognuno di noi fa quello che può e che è nelle proprie facoltà fare. Io come Presidente della Camera posso promuovere una forma d'arte in cui credo, come la musica, aprendo questo palazzo e cercando di far entrare qui dentro delle note che sono importanti e che ci restituiscono anche il peso di una storia. Noi siamo famosi nel mondo anche grazie alla nostra musica: ce lo riconoscono, siamo famosi nel mondo per la nostra cultura, per il paesaggio, per la bellezza, e questo è il nostro grande patrimonio, il nostro petrolio. Allora dovremmo essere lungimiranti abbastanza da investire in questo più che in altri ambiti. Non sempre è stato fatto, ma io spero che si possa arrivare a riconsiderare le priorità. Per quello che mi riguarda la musica e la cultura sono priorità su cui puntare e investire, e investire in questo significa puntare anche sul nostro futuro, non solo sul mantenimento del passato che dal punto di vista culturale è stato glorioso.

Quindi grazie di essere qui. Sono contenta che adesso daremo un riconoscimento a questi giovani così bravi, che sono il nostro orgoglio, che sono riconosciuti come artisti, come grandi musicisti già in tenera età. Il bambino di 11 anni è stata una meraviglia ascoltarlo: complimenti, gli auguro di fare tanta strada e ringrazio i genitori che stanno investendo in lui perché evidentemente comporta anche un grande impegno della famiglia. Questi riconoscimenti spero che siano di buon auspicio per loro, per continuare a impegnarsi perché è dura, è tosta, ma alla fine dà un sacco di soddisfazioni. Grazie.