16/12/2013
Aula di Montecitorio

Concerto di Natale della JuniOrchestra e del Coro di Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Care ragazze e cari ragazzi, care bambine e cari bambini, gentili Ospiti e Autorità, per la Camera dei deputati è ormai diventata una tradizione, alla vigilia delle festività natalizie, aprire quest'Aula all'incontro con i giovani: i giovani musicisti della JuniOrchestra, i giovani cantori del Coro delle Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e i giovani studenti che sempre numerosi, accogliendo l'invito, partecipano a questo evento prendendo posto tra i banchi.

Questi concerti, così partecipati, sono una vera festa. Vi assicuro che la vista dell'Aula da qui - dallo scranno più alto (così, si chiama nel gergo il posto dal quale i Presidenti della Camera parlano) - è straordinaria: la vostra (colorata) presenza infonde allegria, ma anche forza. E di questo voglio ringraziarvi: dell'emozione che trasmettete.

Ragazze e ragazzi, come sapete i vostri genitori votando ci hanno eletto e ci hanno affidato il compito di rappresentarli nel Parlamento.

Siamo qui per fare le leggi, per decidere le regole e soprattutto per dare solide basi al futuro delle nuove generazioni. La nostra Costituzione - la Carta nella quale sono scritte le regole più importanti del nostro Paese e che voi studiate a scuola - ci guida in questo lavoro. La Costituzione ci dice che dobbiamo rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo delle persone, realizzare i doveri di solidarietà e dare opportunità anche a chi è stato meno fortunato e ha avuto meno.

È un lavoro complicato, sapete ragazzi!

Richiede costanza, studio, capacità di ascolto e di dialogo, rispetto per il contributo che apportano gli altri. È un po' come il lavoro dei giovani musicisti che stanno per esibirsi per noi.

Loro devono studiare tanto e poi devono fare le prove insieme: il risultato del coro e dell'orchestra non dipende, infatti, solo dalla bravura del singolo ma da quanto tutti insieme riescono ad esprimere. Il concerto viene bene se tutti si impegnano e lavorano con generosità per il bene comune.

I deputati - come i musicisti - devono lavorare insieme per ricercare il bene comune: è una grande responsabilità ma anche un lavoro bellissimo che può produrre risultati positivi solo se l'opera e la passione di ciascuno trova un punto di incontro con quelle degli altri.

Forse qualcuno di voi, tra qualche anno, tornerà a sedersi tra questi banchi e ricorderà questa giornata insieme. Spero davvero che questa visita alla Camera sia un'occasione per avvicinarvi al Parlamento e alle Istituzioni.

Vi invito, ragazze e ragazzi, ad andare sul sito della Camera dedicato a voi e sul Portale storico, ricchissimi di informazioni e di fotografie che vi potranno aiutare a scoprire la Costituzione e a conoscere meglio la storia del nostro Paese. Vi invito, soprattutto, a tornare con le vostre classi e gli insegnanti, o con i vostri genitori, per visitare il Palazzo: questa è la casa di tutti gli italiani e i giovani cittadini sono sempre i benvenuti.

Rivolgendo ancora un ringraziamento all'Accademia di Santa Cecilia, auguro a tutti buon ascolto.