18/01/2016
Cracovia (Polonia), Sinagoga Tempel

Incontro con le Autorità presenti nella Sinagoga Tempel del quartiere ebraico Kazimierz di Cracovia, nell'ambito del 'Viaggio della Memoria 2016'

Ringrazio i presenti, ringrazio la Comunità ebraica di Cracovia, ringrazio l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane qui rappresentata dal suo Presidente Renzo Gattegna, ringrazio la Ministra Stefania Giannini e ringrazio i funzionari del Miur che continuano ad impegnarsi per il "Viaggio della Memoria". Un ringraziamento più profondo va ai testimoni, che ancora oggi trovano la forza e il coraggio di venire qui e ci riservano la generosità di mettere a disposizione per tutti noi la loro drammatica esperienza. Infine, ringrazio e saluto le insegnanti e gli insegnanti che hanno deciso di accompagnare gli studenti in questo percorso e tutti voi, ragazzi e ragazze, che avete voluto partecipare a questa iniziativa.

Questa è la mia prima volta qui a Cracovia, Auschwitz e Birkenau e so che sarà un passaggio importante della mia vita. Non che io non abbia già reso omaggio alle vittime della Shoah, l'ho fatto in molte occasioni: lo scorso anno alla Camera, per esempio. Ma anche subito dopo essere stata eletta Presidente della Camera dei Deputati visitando la Sinagoga, recandomi in visita al ghetto di Roma in diverse occasioni e per la ricorrenza dello scellerato rastrellamento ad opera dei nazisti. Ma un'altra cosa è vedere e toccare con mano, ascoltare direttamente nei luoghi che hanno rappresentato la vergogna di cui si è coperto questo Continente solo qualche decennio fa.

Le istituzioni, ragazze e ragazzi, hanno il dovere di venire qui. Hanno il dovere di tenere viva la memoria e di ricordare le responsabilità dei nostri Stati. L'Italia prese parte a questa vergogna e dobbiamo sempre tenerlo a mente perché ogni altra versione sarebbe assolutoria. Non ci hanno forzato, abbiamo deciso di esserci. Mussolini partecipò a questa vergogna e noi rappresentanti delle istituzioni abbiamo il dovere di contrastare il negazionismo. Già, perché c'è anche chi osa dire che tutto questo non è mai esistito, che non c'è mai stato. È nostro dovere oggi essere qui e ascoltare.

Vedete, ragazzi e ragazze, è nostro dovere non solo ascoltare ma farci carico di quello che ascolteremo; poiché abbiamo il grande onore di poter ricevere queste testimonianze noi abbiamo anche la responsabilità di restituire a chi non potrà ascoltarle il valore di quello che ci verrà detto.

La democrazia, badate bene, non è una volta per sempre. La Pace non è un valore consolidato e assodato. Ve lo dice una persona che per venticinque anni ha lavorato nelle Agenzie delle Nazioni Unite, nei luoghi più difficili del mondo, dove ci sono stati conflitti, persecuzioni e tentativi di annientamento, sempre in base ad una presunzione di superiorità. L'umanità non ha imparato a sufficienza dall'Olocausto, perché se lo avesse fatto non ci sarebbero stati tanti conflitti. Io personalmente posso testimoniare quello che è successo di fronte casa nostra: in Bosnia, per esempio, negli anni 90, la "pulizia etnica". Questo termine venne coniato in un luogo vicino casa nostra perché 250 mila persone vennero uccise e decine e decine di migliaia di persone subirono l'umiliazione di quella presunzione di superiorità di cui vi parlavo. Vedete, l'ultranazionalismo è una malattia che ancora affligge la nostra Europa, dunque dobbiamo essere vigili perché l'Europa che abbiamo costruito è nata sulle ceneri di Auschwitz. Se noi oggi siamo uno Stato democratico è perché abbiamo voluto lavorare per una democrazia che nasce da quelle ceneri. Ceneri che ci hanno consentito di scrivere la nostra Costituzione e la Dichiarazione Universale dei diritti umani. Allora questo sforzo lo dobbiamo portare avanti. Non sottovalutate l'odio che c'è ancora oggi ai danni delle minoranze, odio che ancora oggi purtroppo contraddistingue il discorso pubblico. Non lo sottovalutate perché troppe volte abbiamo visto che il passaggio dalle parole ai fatti è molto breve.

Ritengo che si debba essere vigili, capire che questa Pace che abbiamo avuto il privilegio di vivere per settanta anni è una Pace che dobbiamo valorizzare. Per questo sono convinta che l'Europa e il disegno politico europeo siano da salvaguardare. L'Europa ci ha consentito, per la prima volta nella storia, di vivere in Pace.

Pensate ragazzi nel 1941 in una piccola isola, l'isola di Ventotene, ragazzi poco più grandi di voi costretti al confino dal regime fascista scrivevano il manifesto di Ventotene in cui si parlava di Stati Uniti d'Europa. In Europa fioccavano le bombe, i popoli europei si facevano la guerra e quei giovani parlavano di Stati Uniti d'Europa. Quel disegno, quel grande progetto noi lo abbiamo iniziato ma non l'abbiamo ancora terminato eppure è l'unico che ci può garantire Pace, benessere e futuro. Quindi mi auguro che da questa visita trarremmo delle lezioni: prima di tutto saper dire "No" a ogni forza di razzismo, ad ogni forma di tentativo di sopraffare l'altro rispettandone le differenze. Ma anche con la convinzione che la nostra casa comune è la casa europea. Quell'Europa che a volte non ci piace, che negli ultimi anni non ha dato il meglio di se, ma è un'Europa che abbiamo il dovere di rafforzare, migliorandola, perché è l'unica invenzione che ci può consentire un futuro di Pace e benessere.

Concludo questo saluto con l'auspicio di potervi incontrare poi durante le visite che faremo, di poter parlare con ognuno di voi e cercare di passarvi il messaggio dell'importanza del contatto con le vostre istituzioni nazionali. Montecitorio è la casa di tutti gli italiani, è la casa della democrazia, quindi vi invito finora a venirci a trovare, a capire come funziona il sistema legislativo. Questa è la democrazia, ricordatevelo. Laddove non si possano eleggere i rappresentanti del popolo non c'è democrazia; non disprezzatela, non disprezzate questo meccanismo che ci rende liberi, cercate di capire che al di là di questo non c'è libertà. Spero anche di avere l'opportunità di scambiare con voi opinioni e impressioni anche su questa visita che, io lo so, cambierà la vita a ciascuno di noi, ci darà molto e ci consentirà di vedere le cose con occhi diversi.

Grazie.